È l’emissione involontaria, riflessa, attraverso la bocca, del contenuto gastrico, per contrazione violenta del diaframma e dei muscoli addominali con rilasciamento del cardias.
Può essere non biliare o biliare quando la bile è emessa insieme al contenuto gastrico, per cui il colore diviene giallo-verdastro. Inoltre, può contenere anche sangue (vomito ematico) o contenuto fecale (vomito fecaloide) espressione di ostruzione intestinale.
Esso si distingue in base alla modalità di presentazione in acuto, ricorrente (o ciclico) e cronico e può essere espressione di malattie a decorso benigno autolimitante o condizioni gravi e potenzialmente fatali.
La diagnosi della causa sottostante in base alle sue caratteristiche (inizio dei sintomi, durata, frequenza, relazione con i pasti), all’associazione di altri sintomi come la nausea, i dolori addominali, la diarrea, la perdita di peso, la febbre o il riscontro o meno di segnali d’allarme permettono di impostare una corretta gestione e avviare la terapia più appropriata.
Il vomito è un sintomo molto frequente in età pediatrica ed espressione di diverse patologie.
La causa più comune in età pediatrica è legata a malattie infettive-infiammatorie a carico dell’apparato gastroenterico stesso, tra queste certamente le gastroenteriti virali rivestono la causa più frequente ma può essere anche dovuto a infezioni che riguardano altri organi e apparati (es. meningite, pielonefrite, pancreatite).
Inoltre, si riconoscono cause anatomiche di tipo ostruttivo frequenti nei primi mesi di vita, come per esempio l’atresia esofagea, la stenosi ipertrofica del piloro e l’invaginazione intestinale.
Sicuramente sono da menzionare tra le cause gastrointestinali nel bambino più grande anche le malattie infiammatorie croniche intestinali, le allergie alimentari, la celiachia e il reflusso gastroesofageo.
Tra le forme ricorrenti, invece, la Sindrome del Vomito Ciclico riveste sicuramente la causa più frequente. Essa è un disordine funzionale caratterizzato da episodi ricorrenti e stereotipati di nausea e vomito in bambini per il resto sani.
Il vomito può essere però espressione anche di patologie non primariamente gastrointestinali, come problemi neurologici dovuti all’aumento della pressione endocranica secondaria a una lesione occupante spazio (es. trauma o tumore cranico) o a cause endocrino-metaboliche come i disordini congeniti del metabolismo o la chetoacidosi diabetica, che è una grave complicanza e può essere la modalità di esordio del diabete mellito di tipo 1.
Esso può manifestarsi infine in seguito ad ingestione di sostanze tossiche come effetto protettivo dell’organismo stesso o essere espressione di cause psicologiche o disturbi del comportamento alimentare come nella bulimia.
Pediatra, gastroenterologo.
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