In occasione della Giornata mondiale dell'Ipertensione arteriosa, al Bambino Gesù si terrà un'iniziativa dedicata alla prevenzione. Il 17 maggio, dalle ore 9:30 alle 13:00, presso il Castello dei giochi della sede del Gianicolo, verrà allestito uno stand in cui il personale medico dell'Ospedale effettuerà misurazioni della pressione su bambini e adulti che vorranno sottoporsi al controllo. Ai partecipanti verrà anche distribuito materiale informativo dedicato a questa patologia e un diario per annotare i valori pressori.
Solo nel nostro paese le persone che soffrono di Ipertensione arteriosa sono oltre 15 milioni. E secondo i dati dell'Istat, ogni anno in Italia i decessi causati da malattie cardiovascolari dovute dalla pressione alta sono circa 280 mila. Questa patologia colpisce anche il 5% della popolazione pediatrica. Una percentuale che supera il 20% nei bambini con obesità grave.
L'ipertensione arteriosa è caratterizzata dal riscontro di valori della pressione del sangue sulla parete delle arterie più alti rispetto ai valori di riferimento per età, sesso e statura. Il campanello di allarme non è quasi mai dato da sintomi specifici. Vertigini, cefalea ed ipereccitabilità sono frequenti. Nei bambini con malattie che possono causare ipertensione è necessario un regolare controllo dei valori della pressione, specialmente quando sono in terapia farmacologica.
L'incidenza dell'ipertensione arteriosa tra i bambini è in continua crescita sia per l'aumento dei casi di obesità (fattore di rischio direttamente correlato allo sviluppo di questa patologia), sia per il miglioramento delle metodiche di misurazione e per la disponibilità di valori di riferimento specifici per l'età pediatrica. La European Society of Hypertension ha infatti emanato a luglio del 2016 le prime linee guida espressamente dedicate al bambino e all'adolescente.
"Abbiamo deciso di organizzare questa iniziativa in occasione della Giornata mondiale dell'Ipertensione arteriosa perché per chi soffre di questa patologia e per chi rischia di svilupparla, come un bambino con i genitori ipertesi, è fondamentale intraprendere un corretto percorso di monitoraggio della pressione - spiega il dottor Ugo Giordano, responsabile dell'Unità di ipertensione arteriosa del Bambino Gesù, membro della Società Italiana dell'Ipertensione Arteriosa (SIIA) e del Gruppo di Studio per l'Ipertensione Arteriosa in Pediatria della Società Italiana di Pediatria (Sip) –. L'ipertensione arteriosa infatti aumenta il rischio cardiovascolare e provoca danni all'organismo che possono portare a: infarto cardiaco, scompenso cardiocircolatorio, fibrillazione atriale, ictus cerebrale e insufficienza renale".