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Concerto del maestro William Christie a sostegno del progetto accoglienza del Bambino Gesù

Durante l'evento benefico, organizzato dalla duchessa Gaetani e dalla principessa Torlonia, esibizione con il Violino del Mare realizzato dalla Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti

Si è tenuto sabato scorso, 29 ottobre, presso il Conservatorio di Santa Cecilia di Roma il concerto del maestro William Lincoln Christie. L’evento organizzato dal Bambino Gesù in collaborazione con la duchessa Maria Luisa Magistrati Gaetani D’Aragona e con la principessa Olimpia Torlonia Weiller era finalizzato al sostegno del progetto accoglienza promosso dalla Fondazione Bambino Gesù ONLUS.

Americano naturalizzato francese, William Christie è clavicembalista, direttore d’orchestra, musicologo e insegnante. Si è laureato nel 1966 in storia dell'arte all'Università di Harvard prima di riprendere lo studio del clavicembalo sotto la guida di Ralph Kirkpatrick e Kenneth Gilbert presso l'Università di Yale. Protagonista della riscoperta della musica barocca, ha portato il repertorio francese del XVII e XVIII secolo a un vasto pubblico. Insieme a lui, sul palco, si è esibito anche il giovane violinista Theotime Langlois de Swarte.

Concerto William Christie progetto accoglienza

Prima del concerto, ha suonato la violinista Sofia Manvati che ha utilizzato il Violino del Mare realizzato grazie la progetto "Metamorfosi". Si tratta di un’iniziativa della Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti il cui scopo è quello di trasformare il legno dei barconi dei migranti in strumenti musicali e oggetti di testimonianza di carattere sacro. A trasformare il legno dei barconi provenienti da Lampedusa in oggetti di speranza sono le persone detenute della Casa di Reclusione Milano - Opera.

Concerto William Christie progetto accoglienza

La Fondazione Bambino Gesù Onlus promuove l’accoglienza delle famiglie italiane e straniere dei pazienti ricoverati con maggiori difficoltà economiche nonché le cure umanitarie rivolte a bambini provenienti da diversi Paesi del mondo e sprovvisti di copertura sanitaria.

Le famiglie accolte vengono da tutta Italia e dai Paesi più disagiati del mondo, e necessitano di assistenza prolungata a causa delle gravi condizioni dei loro bambini (tumori, malattie rare, trapianti, interventi complessi, terapie neuro riabilitative, ferite da armi da guerra) che richiedono una più lunga degenza.

La Fondazione, attraverso il progetto accoglienza, intende farsi portavoce dei reali bisogni dei pazienti e delle loro famiglie, offrendo loro momenti di normale quotidianità, nei quali possano sentirsi accolti in una casa «lontana da casa». La dimensione dell’ospitalità collettiva crea occasioni preziose di socializzazione e condivisione della propria condizione. Durante il soggiorno all’interno delle strutture alloggiative, è facilitata anche la ricomposizione per singole giornate o brevi periodi del nucleo familiare. 

Il Bambino Gesù accoglie ogni anno diverse decine di pazienti umanitari, cioè bambini sprovvisti di qualsiasi forma di copertura delle spese mediche, perché né cittadini italiani né appartenenti all’Unione Europea né sostenuti da organizzazioni umanitarie o benefiche. I costi sono interamente sostenuti dalla Fondazione. Nel corso del 2021, nonostante le difficoltà legate alla pandemia, hanno ricevuto accoglienza e cure 97 pazienti di questo tipo, provenienti da 42 Paesi, per un costo complessivo di circa 3 milioni di euro.




 
 

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