In Giordania è in vigore dal 2013 una convenzione tra il Bambino Gesù e le Suore Missionarie Comboniane che gestiscono l'Ospedale Italiano di Karak. Il progetto ha l'obiettivo di garantire la presenza e il costante miglioramento di un servizio di assistenza gratuita in Neuropsichiatria Infantile e Neuroriabilitazione pediatrica rivolto alla popolazione della provincia di Karak, tra cui numerosi profughi siriani e iracheni.
La convenzione prevede missioni di assistenza e training on the job per la formazione del personale medico e l'assistenza specialistica attraverso sessioni di formazione a distanza, consulenza su casi clinici complessi, missioni di training on the job.
L’area di intervento è stata individuata in stretta collaborazione con le Suore Comboniane per intervenire su un problema al quale il sistema sanitario nazionale non ha risposto, e ancora oggi non risponde, in modo adeguato.
Come è noto, la Giordania sta attraversando un momento di fragilità soprattutto dopo la pandemia Covid-19 che ha avuto un forte impatto nella vita quotidiana delle persone. Anche l'Ospedale italiano di Karak (IHK) è stato segnato da questa situazione che ha lasciato numerose ricadute, soprattutto a livello finanziario e sociale. Il Paese inoltre subisce la situazione di conflitto che lo circonda e il grande afflusso di rifugiati all'interno dei propri confini.
Nel corso degli anni la Giordania ha sempre aperto le porte a tutti i profughi presenti nella zona, ultimi i profughi siriani. Dal 2011, infatti, ha ospitato più di un milione di rifugiati siriani (650.000 registrati ufficialmente).
La comunità delle Suore Missionarie Comboniane è costantemente impegnata a mantenere vitale questa nostra piccola presenza, che vuole essere segno di dialogo interreligioso sia per l'apertura verso tutti, sia per il coinvolgimento di personale cristiano e musulmano nella missione comune: l'accoglienza e la cura dei malati con particolare attenzione ai più poveri ed esclusi. L'IHK non ha esitato a prestare assistenza ai rifugiati bisognosi di cure e non assistiti, soprattutto ai casi di maternità, ai bambini e ad altre emergenze.
La missione si svolge a Karak, a circa 140 km dalla capitale Amman. Karak è la provincia più povera della Giordania, con una popolazione di 250.000 abitanti.
A partire dal 1935, l'Ospedale Italiano di Karak presta il suo servizio alla popolazione di questa regione e di altre zone limitrofe, in cui sono concentrate diverse comunità di beduini, curdi, gorani (etnia africana) e rifugiati o migranti: siriani, iracheni, egiziani, singalesi e pakistani. È una missione affidata fin dall'inizio alle Suore Missionarie Comboniane.
Scadenza: 2026
Partner del progetto: Suore Comboniane – Ospedale Italiano di Karak
Specialità pediatriche: Neuroscienze
Attività 2023:
Missioni dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù:
- 2 missioni istituzionali
- 3 missioni di Neuroriabilitazione
- 2 missioni di Neuropsichiatria
- 3 missioni di Fisiatria
- Missioni di Chirurgia Ortopedica
- Missioni del Tecnico EEG
Seminari:
- 2 seminari di Neuropsichiatria infantile
- 2 seminari di Neuroriabilitazione
Formazione e consulenza a distanza su casi clinici complessi
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