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Nuovo Coronavirus e cardiopatie congenite: come comportarsi

Il COVID-19 può essere un rischio per i bambini cardiopatici? Tutto quello che c'è da sapere 

Il nuovo Coronavirus (SARS-Cov2 e varianti geniche) rappresenta un motivo di importante preoccupazione per tutti i genitori e in particolare per i genitori di bambini cardiopatici.

Bisogna chiarire subito che, fino ad ora, non è stato descritto un rischio particolare o maggiore di contrarre la malattia COVID-19 in forma grave nei bambini e ragazzi con cardiopatie congenite.

È importante attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dalle autorità nazionale e regionali.
È fondamentale seguire alcune regole generali di prevenzione come:

  • Lavare spesso le mani con acqua e sapone per 20 secondi o disinfettarle con un detergente a base di alcool;
  • Non toccarsi naso, occhi e bocca con le mani;
  • Evitare contatti ravvicinati (mantenere almeno 1 metro di distanza) e le strette di mano.

In caso di sintomi respiratori simili all'influenza informare il pediatra di famiglia e seguire le sue indicazioni.
È bene, anche, cercare di mantenere la solita routine quotidiana (orario della sveglia, dei pasti, orario per andare a dormire) senza essere troppo rigidi, con un'alimentazione varia ed equilibrata.

Cosa fare in caso di isolamento
I pazienti in isolamento e asintomatici (senza febbre o sintomi respiratori) possono continuare normalmente la loro terapia, rispettando le indicazioni fornite dalle autorità riguardo all'isolamento.

Come comportarsi con le visite di controllo
Effettuare i controlli programmati come da indicazione del cardiologo curante seguendo le regole generale di prevenzione.

Nuovo Coronavirus e farmaci cardiologici
Al momento non ci sono molti dati in merito, soprattutto nella popolazione pediatrica.

Come durante le altre malattie intercorrenti valgono le stesse regole di sempre:

  • Assicurare l'idratazione, soprattutto se il bambino è cianotico o in terapia con diuretico o con un Ace-inibitore;
  • Per abbassare la febbre, utilizzare gli antipiretici, preferendo il paracetamolo.

Chiamare il cardiologo pediatra di riferimento se si presentano i seguenti sintomi:

  • Difficoltà nella respirazione;
  • Aumento della sudorazione;
  • Cianosi;
  • Affaticamento durante l'alimentazione;
  • Debolezza marcata.

Soprattutto se i sintomi non sono riconducibili a un episodio intercorrente delle alte vie respiratorie e comunque dopo aver consultato il pediatra di riferimento.

La vaccinazione è disponibile per i bambini dai 5 anni di età, e dai 12 anni di età è possibile somministrare anche la 3° dose, prima dose di richiamo o booster

In particolare, dal 5 gennaio 2022, quando è stata estesa la 3° dose a tutte le persone con età superiore a 12 anni, con ciclo vaccinale completato da almeno 4 mesi, è stata indicata la priorità di completare con la 3° dose prima di tutti i fragili, tra cui i cardiopatici.

Dal 11 luglio 2022 è stata estesa anche la 4° dose, seconda dose di richiamo o secondo booster, alle persone di età ≥ 12 anni con elevata fragilità motivata da patologie concomitanti/preesistenti, tra questi sono comprese:

  • Le persone con patologie cardiocircolatorie quali scompenso cardiaco in classe avanzata (III – IV NYHA);
  • I pazienti post-shock cardiogeno. 

Successivamente all’approvazione del vaccino bivalente, è stata indicato il suo utilizzo per le 3° e 4° dose.

Le dosi di richiamo o booster non sono al momento previste per i bambini sotto i dodici anni di età.

Inoltre, i pazienti risultati positivi ad un test COVID-19, che manifestano sintomi lievi e moderati ma che sono ad alto rischio (vedi sopra) di sviluppare una forma grave della malattia, possono ricevere farmaci a base di anticorpi monoclonali, in ambiente ospedaliero e concordato con lo specialista infettivologo.

Sfoglia online lo speciale di 'A scuola di salute' dedicato al Nuovo Coronavirus:

Sfoglia online il Percorso di Cura e Salute sul Nuovo Coronavirus:

 

ATTENZIONE
Se tu o i tuoi conviventi avete sintomi del COVID-19, resta in casa e chiama subito il tuo pediatra di libera scelta o il tuo medico di medicina generale. Altrimenti, chiama uno dei numeri di emergenza regionali indicati sul sito del Ministero della Salute.

 

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  • A cura di: Monica Pelegrini*, Mario Panebianco*, Gianluca Brancaccio**
    Unità operativa di Cardiologia*
    Unità operativa di Cardiochirurgia Generale**
  • in collaborazione con:

Ultimo Aggiornamento: 30  Dicembre 2022 


 
 

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