
Il 9 gennaio 2020 l'Organizzazione Mondiale della Sanità – OMS (World Health Organization – WHO) ha dichiarato l'esistenza di un nuovo ceppo di Coronavirus mai incontrato prima nell'uomo: SARS-CoV-2.
I Coronavirus sono una grande famiglia di virus, comuni sia all'uomo che a svariati animali come bovini, cammelli, gatti e pipistrelli. Alcuni tipi di Coronavirus si trovano ovunque e si limitano a causare il comune raffreddore in adulti e bambini.
Fino ad ora, solo due tipi di Coronavirus erano risultati molto pericolosi: SARS-CoV, responsabile della Sindrome Respiratoria Acuta Grave (SARS) comparsa nel 2003 in Cina e MERS-CoV, che invece ha causato la Sindrome Respiratoria Mediorientale (MERS) nel 2012 in Giordania e Medio Oriente.
Il nuovo Coronavirus SARS-CoV-2 è stato identificato in Cina nel dicembre 2019 e fa parte della stessa famiglia di virus.
Sebbene non sia letale quanto i suoi "cugini" SARS e MERS, la sua diffusione estremamente rapida ha portato l'Organizzazione Mondiale della Sanità, lo scorso 30 gennaio, a dichiarare il focolaio da nuovo Coronavirus un'emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale.
Il virus si trasmette da uomo a uomo in modo molto simile all'influenza e ad altri virus respiratori. Il virus viaggia nell'aria, attraverso le goccioline prodotte durante tosse e starnuti. Per questa rapidità di trasmissione il nuovo virus si è diffuso rapidamente in tutto il mondo. Capire come il virus si trasmette e come si replica è essenziale per combatterlo.
Si è parlato molto dell'utilizzo delle mascherine monouso per proteggersi dal contagio. Tuttavia, è bene imparare come indossare la mascherina per prevenire la diffusione del nuovo Coronavirus prima di iniziare ad utilizzarla, se vogliamo che sia veramente efficace e non diventi un'ulteriore fonte di infezione.
Inoltre, la mascherina dovrebbe essere usata da tutti coloro che manifestano i sintomi, anche all'aperto. Altri dispositivi utili, soprattutto se si hanno familiari positivi al COVID-19 in casa, sono gli occhiali protettivi. Per proteggersi in modo efficace dal contagio è indispensabile praticare delle strategie di difesa come la strategia del "formaggio svizzero": consiste nel mettere in atto diverse barriere di difesa per frenare il contagio. Più barriere ci sono, meno sarà facile per il virus circolare.
La protezione più effecace è tuttavia la vaccinazione contro il Covod-19 effettuata con almeno due dosi di un vaccino specifico, che di solito è un vaccino a mRNA.
A livello mondiale, è stato stimato che le vaccinazioni hanno prevenuto tra dicembre 2020 e dicembre 2021 un numero di decessi dovuti a COVID-19 che oscilla tra i 13,7 e 15,9 milioni di persone.
In Italia, la sorveglianza integrata COVID-19 ha evidenziato come la campagna vaccinale abbia permesso di evitare, tra il dicembre 2020 e il gennaio 2022, 8 milioni di casi, oltre 500.000 ospedalizzazioni, più di 55.000 ricoveri in terapia intensiva e circa 150.000 morti.
Il SARS-CoV-2 causa la malattia COVID-19, sigla decisa dall'Organizzazione Mondiale della Sanità ("CO" per "corona", "VI" per virus e "D" per "disease", che vuol dire "malattia" in inglese).
Una volta contratto il nuovo Coronavirus SARS-CoV-2, iniziano a comparire i primi sintomi della COVID-19, molto simili a quelli dell'influenza: febbre e tosse, ma anche raffreddore, mal di testa, mal di gola.
Alcuni pazienti hanno riscontrato la perdita del gusto e dell'olfatto. In altri casi, si sono avute manifestazioni cutanee. alcuni casi possono manifestarsi complicanze come bronchite e polmonite e, in quelli più gravi, insufficienza di molti organi, come i reni e il cuore.
Si è parlato molto anche di nuovo Coronavirus asintomatico, ovvero della possibilità di essere positivi al SARS-CoV-2 senza mostrare sintomi. Chi manifesta solo sintomi lievi è invece detto paucisintomatico. Positivo, negativo, asintomatico: è utile imparare a conoscere le parole relative al nuovo Coronavirus per tenersi informati al meglio.
Nel piccolo bambino, le nuove varianti si possono presentare con disturbi gastrointestinali, quali vomito e diarrea che possono talvolta condurre a disidratazione. Indicando i segni che permettono di vedere se un bimbo è disidratato.
Per quanto riguarda la diagnosi della malattia COVID-19, questa si effettua tramite tampone naso-faringeo e test sierologici. A volte i bambini e i ragazzi posso essere irrequieti quando si trovano a dover effettuare l'esame, i nostri esperti hanno elaborato dei consigli per i genitori per aiutare i figli ad affrontare il tampone senza paura.
Il tampone - un esame sicuro per i bambini - serve a rilevare la presenza del virus, mentre i test del sangue servono per scoprire se la persona ha sviluppato le difese immunitarie dopo essere entrata a contatto col virus. In particolare, la presenza di immunoglobuline (IgG) dirette contro un virus come il SARS-Cov-2 ci dice che quel paziente si è infettato con il SARS-CoV-2.
È importante sapere che tutti sviluppano anticorpi per comprendere, ad esempio, a distanza di quanti giorni dall'insorgenza dei sintomi compaiono nel sangue.
Il nuovo Coronavirus colpisce anche i bambini. Per fortuna, i bambini e i neonati si ammalano di meno di COVID-19. Infatti, la durata di COVID-19 nei bambini è di solito piuttosto breve. Probabilmente la malattia viene combattuta dai piccoli con un sistema immunitario particolarmente reattivo e efficace, per questo si manifesta con sintomi lievi.
È di vitale importanza, comunque, saper riconoscere nel bambino la comparsa dei primissimi sintomi, in modo da distinguerli da quelli causati dai virus influenzali.
Certo, una volta avvenuto il contagio, adulti e bambini possono trasmettere il virus agli altri: per questo motivo è bene rispettare un periodo di "quarantena". Sapere dopo quanto tempo si manifestano i sintomi – in altre parole, conoscere il periodo di incubazione del virus – può essere utile ad impedire il contagio di tutta la famiglia. La quarantena viene continuamente adeguata in base alle caratteristiche delle diverse varianti, attualmente è piuttosto breve e si aggira intorno a 2-3 giorni.
Comunque, la malattia è meno grave nei bambini e, in linea di massima, i bambini si ammalano di meno rispetto agli adulti.
Per garantire la protezione dei bambini come per gli adulti, è opportuno utilizzare tutte le precauzioni per evitare il contagio, uso delle mascherine in contesti a rischio, lavaggio delle mani e, soprattutto, effettuare la vaccinazione per il Covid 19,
Accanto alla sintomatologia presentata in fase acuta di malattia, nelle settimane successive, anche dopo che si è osservata la negativizzazione del tampone, i bambini che hanno avuto un'infezione da COVID possono presentare delle complicanze iperinfiammatorie, d’organo o sistemiche, la più grave delle quali è rappresentata dalla MIS-C (Multisystem Inflammatory Syndrome), tale da richiedere un rapido riconoscimento e un immediato trattamento.
Anche le neonamme e le mamme in attesa (positive e non) vogliono essere rassicurate su come proteggersi durante la gravidanza e come proteggere i propri neonati dal contagio. Per quanto riguarda l'allattamento, gli specialisti dell'Ospedale spiegano come comportarsi se la mamma che allatta è positiva al nuovo Coronavirus o sospetta di esserlo.
Il SARS-CoV-2 rappresenta un motivo di preoccupazione per tutti i genitori e, in particolare, per quelle famiglie che hanno bambini con malattie croniche, disabilità o altre condizioni.
Gli specialisti dell'Ospedale hanno degli utili consigli su come comportarsi riguardo il nuovo Coronavirus e le malattie reumatiche (e il rientro a scuola dei bambini con malattie reumatologiche), il diabete, le allergie, le cardiopatie congenite, l'autismo, l'obesità, il favismo e la Sindrome di Down.
Inoltre, ricordiamo che durante la pandemia è bene non rimandare le vaccinazioni previste per i bambini dal calendario vaccinale.
Non esiste un vaccino per il nuovo Coronavirus e gli antibiotici, come in tutte le infezioni virali, sono inutili. Il modo migliore per curare il nuovo coronavirus, sia per i bambini che per gli adulti, è quello di 'unico modo per evitare di ammalarsi, sia per i bambini che per gli adulti, è osservare osservando le misure di prevenzione utili per tutte le malattie infettive respiratorie (lavarsi spesso e accuratamente le mani, coprirsi la bocca quando si starnutisce o tossisce, gettare subito i fazzoletti usati, mantenere la distanza di sicurezza dalle altre persone) e vaccinandosi con i vaccini che abbiamo al momento a disposizione.
Le misure di distanziamento sociale oggi adottate da tutti sono molto simili a quelle che i pazienti con fibrosi cistica hanno adottato da decenni.
Grazie ai progressi della medicina e alle tecnologie di cui oggi disponiamo, sono già stati messi a punto nuovi metodi per la diagnosi del SARS-CoV-2 che permettono la dove serve ed in particolare nei soggetti fragili appartenenti a determinate categorie a rischio, di prescrivere ed utilizzare rapidamente.
Inoltre i nuovi farmaci che ci sono stati messi a disposizione in questi mesi, quali i monoclonali e gli antivirali e vaccini sono in fase di sviluppo nei laboratori di tutto il mondo.
Grazie alle misure di contenimento attuate in tutti i Paesi del mondo, così come in Italia, si è riusciti a rallentare la trasmissione di COVID-19 e stiamo imparando a convivere con questo nuovo virus.
Nel nostro piccolo e nella vita di tutti i giorni, anche se si è stati vaccinati, sono particolarmente efficaci comportamenti come il distanziamento sociale (soprattutto dalle persone più fragili), indossare la mascherina quando indicato e lavarsi o disinfettarsi accuratamente le mani.
Da non dimenticare una adeguata pulizia e disinfezione della casa durante l'epidemia e un'attenzione particolare all'alimentazione per favorire delle buone difese immunitarie.
Anche dopo l'arrivo dell'estate e le riaperture delle scuole è bene non abbassare la guardia, pena un nuovo aumento dei contagi.
Fondamentale, a questo proposito, l'attenzione verso la sanificazione degli ambienti e dei giochi a scuola. Se il bambino si assenta da scuola perché si ammala, è indispensabile saper gestire il decorso della sua malattia a casa e, una volta guarito, munirsi di certificato per il rientro a scuola.
IL VACCINO
Ad oggi, sappiamo che i vaccini riducono il rischio di ammalarsi gravemente. Tuttavia, alcuni studi sono in corso per dimostrare che i vaccini non solo sono in grado di prevenire la malattia grave, ma bloccherebbero anche la trasmissione del virus. La conferma di questi dati richiede però ulteriori ricerche.
In alcuni Paesi sono stati riportati alcuni casi di miocardite tra gli adolescenti vaccinati contro il Covid. Tuttavia, i casi sono stati comunque di modesta entità e si sono risolti in breve tempo con semplici cure mediche. Ad oggi rimane difficile stabilire un collegamento diretto e certo tra lo sviluppo della miocardite e la vaccinazione.
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