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Pleuropolmonite e versamento pleurico

Infezione del polmone e delle pleure che può richiedere un intervento chirurgico in toracoscopia o con chirurgia classica, “a cielo aperto” 

La pleuropolmonite è un’infezione del polmone che coinvolge anche la pleura, la membrana che lo riveste.

Il versamento pleurico può essere la conseguenza della pleuropolmonite e consiste in un eccessivo accumulo di liquido all’interno della cavità pleurica, spazio virtuale compreso tra il polmone e la parete toracica.

Il microrganismo che causa la pleuropolmonite in età pediatrica è di solito un batterio.

Il coinvolgimento della pleura può essere causato da una terapia inadeguata, da particolare virulenza o aggressività del microrganismo che ha causato l’infezione o dalle condizioni di salute del bambino.

I processi infettivi-infiammatori del polmone, la polmonite, provocano un’alterazione dei meccanismi responsabili della filtrazione e del riassorbimento del liquido che passa quindi dal polmone nella cavità pleurica, causando la formazione del versamento pleurico.

I bambini con pleuropolmonite e quindi con versamento pleurico possono avere:

  • Febbre;
  • Dolore toracico;
  • Difficoltà respiratoria (dispnea);
  • Aumento della frequenza respiratoria (tachipnea);
  • Tosse;
  • Respiro sibilante. 

Possono inoltre avere anche altri sintomi non tipici come sonnolenza, irritabilità, dolori addominali, mancanza d’appetito, vomito, diarrea.

La diagnosi si basa sulla storia dei sintomi e sulla visita medica che comprende anche l’auscultazione del torace.

L’Rx del torace e/o ecografia transcostale valuta la grandezza del versamento e la presenza di eventuali complicanze.

In alcuni casi è necessario effettuare esami di approfondimento, di secondo livello, come la TC del torace.

In una prima fase il trattamento è soprattutto basato su antibiotici e/o antinfiammatori non steroidei o cortisonici.

Se le condizioni di salute e i risultati degli esami radiologici peggiorano, con aumento della quantità del versamento pleurico e/o ascessualizzazione del parenchima polmonare, interviene il chirurgo.

Le procedure principali sono:

  • Toracentesi;
  • Drenaggio pleurico;
  • Toracoscopia;
  • Toracotomia.

La toracentesi consiste nell’inserire un ago nel torace che ci permette di aspirare il liquido raccolto nella cavità pleurica (che viene anche inviato in microbiologia per essere analizzato, in modo da utilizzare una terapia antibiotica mirata).

Questa procedura, nei bambini viene di solito eseguita in anestesia generale ma può anche essere effettuata in anestesia locale: dipende dalla collaborazione del bambino.

Spesso alla toracentesi si associa il posizionamento di un drenaggio pleurico, che è un tubo inserito nella parete del torace che permette di raccogliere il liquido che potrebbe continuare a formarsi nei giorni successivi alla toracentesi.

Quando le procedure appena descritte non permettono di curare il versamento e i sintomi peggiorano è necessario ricorrere a un vero e proprio intervento chirurgico.

Toracoscopia: si utilizza una telecamera, inserita in anestesia generale tramite una piccola apertura nella parte del torace coinvolta, di solito quella dove era posizionato il drenaggio, e con l’aiuto di altri strumenti, uno o più di uno in base alle esigenze, si cerca di individuare il problema (di solito si tratta di ascessi, raccolte saccate, pleura ispessita, tramiti fistolosi del parenchima polmonare che causano perdita di aria…) e di risolverlo tramite procedure tipo decorticazione polmonare (rimozione chirurgica di una cotenna pleurica che impedisce l'espansione del polmone), distacco delle aderenze, chiusura delle fistole, drenaggio dell’ascesso.

A volte anche la toracentesi non è risolutiva. In questi casi la toracotomia, ovvero l’apertura del torace con un’incisione chirurgica, ci permette di effettuare le procedure necessarie.

La prevenzione consiste nella diagnosi tempestiva di polmonite e nell’utilizzo di una terapia adeguata. Non sempre questo è sufficiente per evitare la formazione del versamento pleurico, ma può comunque ridurre il rischio di complicanze.

La prognosi è buona e migliora nel tempo, anche in caso di toracotomia. Dopo la dimissione il follow up coinvolge Chirurghi Toracici, Broncopneumologi e, se necessario, Immunoinfettivologi. La maggior parte dei bambini riprende in pochi mesi le normali attività quotidiane.


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  • A cura di: Antonella Accinni
    Unità Operativa di Chirurgia Generale e Toracica
  • in collaborazione con:

Ultimo Aggiornamento: 18  Settembre 2023 


 
 

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