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UNCHR e Bambino Gesù insieme per curare bambini rifugiati e giordani

Nella foto, da sinistra verso destra, la presidente del Bambino Gesù, Mariella Enoc, l'incaricato d'affari presso la nunziatura di Amman, monsignor Roberto Cona, e Daniela Cicchela, UNHCR Assistant Representative for Protection

La Rappresentanza dell'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) in Giordania ha firmato oggi un memorandum d'intesa con l'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù della Santa Sede. L'iniziativa, sostenuta dalla Nunziatura Apostolica in Giordania, è finalizzata a condurre interventi chirurgici su bambini affetti da gravi patologie che provengono da famiglie vulnerabili, rifugiate e giordane.

La firma dell'accordo segna l'inizio di una collaborazione che, nel 2017, assicurerà interventi salvavita a oltre 300 bambini. L'intesa, inoltre, consentirà scambi professionali e sarà un'opportunità di apprendimento reciproco per i medici che partecipano all'iniziativa.

L'UNHCR in Giordania fornisce assistenza sanitaria di base (primaria e secondaria) ai rifugiati nel Paese, ma ci sono grosse lacune per quanto riguarda l'assistenza sanitaria specialistica che è molto costosa. A causa degli elevati costi, molti bambini affetti da gravi patologie non possono essere curati. Secondo l'UNHCR sono almeno 1.500 i bambini che hanno bisogno di cure per malattie come il cancro, insufficienza cardiaca e problemi neurologici.

Grazie a queste missioni mediche che si svolgeranno sino alla fine dell'anno, i bambini con problemi cardiovascolari, oftalmici, ortopedici e neurologici già identificati potranno essere sottoposti ai trattamenti del caso.

Daniela Cicchela, UNHCR Assistant Representative for Protection, ha dichiarato: «Accogliamo calorosamente il supporto fornito sia ai rifugiati sia ai giordani, soprattutto in un periodo in cui le opportunità di reinsediamento in un Paese terzo per motivi medici sono in diminuzione. Questi interventi danno un contributo essenziale e forniscono un'opportunità di scambio professionale nell'ambito della chirurgia pediatrica».

«Quando c'è una attenzione genuina e interessi comuni rivolti esclusivamente all'aiuto ai bisognosi, è possibile fornire una risposta immediata – ha detto la presidente dell'Ospedale, Mariella Enoc -  Il Bambino Gesù è lieto della collaborazione con l'UNHCR. Ero qui in Giordania solo la settimana scorsa e in pochi giorni abbiamo messo a disposizione un medico specialista che ha già visitato molti bambini. Oggi firmiamo questo accordo e presto potremo iniziare la nostra missione per lavorare insieme agli ospedali giordani».

UNCHR e Bambino Gesù insieme per curare bambini rifugiati e giordani


Sono circa 700.000 i rifugiati registrati dall'UNHCR Giordania provenienti da più di 40 nazioni, la maggioranza dei quali vive nelle aree urbane. L'UNHCR fornisce loro assistenza attraverso una vasta gamma di servizi che include il Cash for Health e il supporto per l'accesso al servizio sanitario pubblico.

Alcune immagini del campo profughi Za'atari, in Giordania




 
 

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