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Celiachia, cosa cambia con i nuovi Lea

Con il nuovo decreto i celiaci verranno considerati malati cronici. L'intervista a Valerio Nobili

La celiachia entra nell'elenco delle patologie rare e invalidanti. Lo ha stabilito il decreto che ha aggiornato i Lea, i livelli essenziali di assistenza. Una novità importante che modifica anche l'accesso all'esenzione del ticket per chi è affetto da questa patologia. Dei risvolti di questo cambiamento abbiamo parlato con il professor Valerio Nobili, responsabile del Unità operativa di Malattie epatometaboliche.  

Professor Nobili, come giudica le novità introdotte dai nuovi Lea per quel che riguarda la celiachia, quali sono quelle più rilevanti?
I nuovi Lea traghettano, in maniera ineccepibile a mio avviso, la celiachia dalle malattie rare alle malattie croniche ed i pazienti celiaci vengono assistiti ed aiutati sia per quanto riguarda la loro alimentazione sia per quanto riguarda i loro bilanci di salute. 

C'è qualche aspetto rilevante per chi soffre di questa malattia che non viene affrontato nei nuovi Lea?
I nuovi Livelli essenziali di assistenza non prevedono al momento facilitazioni a porre diagnosi di celiachia nei pazienti sospetti. Mentre prima (con il codice R99) potevamo effettuare uno screening completo gratuito del paziente con il sospetto di celiachia adesso dovremo richiedere un PAC, un pacchetto ambulatoriale complesso, per completare le indagini dopo un primo accertamento (con pagamento a carico del paziente). Dovremo ovviamente "aprire" il PAC celiachia anche all' ospedale Bambino Gesù appena verrà a cessare l'esenzione con codice R99 (ancora in funzione). Nei nuovi LEA inoltre non vengono "tutelati" i familiari di I° grado dei pazienti celiaci che a tutt'oggi, sempre con il codice R99 facevano tutte le indagini per sospetta celiachia gratuitamente. Ricordo che con questo screening noi specialisti riuscivamo ad incrementare di circa 10% le diagnosi di celiachia (che in termine di prevenzione sono cifre importanti). 

Per quanto riguarda l'ospedale, quanto tempo sarà necessario e di che cosa ci sarà bisogno per far fronte alle novità introdotte dai Lea sulla celiachia?
L'ospedale, come accennavo in precedenza, dovrà attivare i ‘PAC per celiachia', comprendenti visita specialista in gastroenterologia, analisi, ripetizione analisi (se necessario), EGDS nei casi in cui fosse necessaria, visita specialista in gastroenterologia, visita dietistica appena il Ministero ne darà disposizione.

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