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Incontinenza fecale o encopresi

È una condizione caratterizzata dall'emissione involontaria o volontaria di feci in luoghi inappropriati che si ripete per almeno tre mesi nei bambini con età superiore a quattro anni. È quasi sempre prevenibile con una corretta educazione all'evacuazione 

È una condizione caratterizzata dall'emissione prevalentemente involontaria ed incontrollata di feci, in modi e in luoghi inappropriati per l’ambiente sociale e culturale del bambino.

Per questo, spesso può compromettere le condizioni psicosociali del bambino stesso e verificare stress sia nel bambino stesso che nei familiari. Può essere suddivisa in una forma associata alla stitichezza (80%) e una forma non ritentiva.

Si presenta dopo i 4 anni, quando il bambino ha raggiunto la maturazione psicofisica per l’esercizio del controllo degli sfinteri.

Si definisce:

  • Primaria: quando il bambino non ha mai raggiunto il controllo sfinterico e può essere dovuta a vari fattori compresa la pigrizia o il trattenere le feci;
  • Secondaria: quando compare dopo che il bambino ha raggiunto il normale controllo degli sfinteri. Essa si manifesta di solito nei bambini di età inferiore ai 7 anni. 

Ne è colpito quasi il 3% dei bambini di 4 anni, poco meno del 2% dei bambini di 6 anni e l'1,6% circa dei bambini di 10 anni, anche se si ipotizza che la sua frequenza sia sottostimata in quanto spesso non viene considerata come un vero e proprio disturbo.     

È più frequente nei maschi rispetto alle femmine con un rapporto da 3:1 a 6:1. Il 25% delle visite gastroenterologiche pediatriche e il 3% delle visite di pediatria generale sono dovute ad encopresi.

Nel 90% dei casi è sintomo di costipazione o stipsi cronica. Raramente (minore del 5%) è dovuta a disfunzioni anorettali o a patologie del midollo spinale. È più frequente nei pazienti con ritardo dello sviluppo psicomotorio o nei pazienti con sindrome da deficit di attenzione e iperattività.

Una dettagliata raccolta della storia del bambino e un'attenta visita pediatrica sono fondamentali per comprendere le cause generali o organiche (fisiche) dell'encopresi.

Bisogna escludere anomalie anatomiche (malformazioni ano-rettali, compressioni del midollo spinale), malattie neurologiche (morbo di Hirschsprung o megacolon congenito), endocrino-metaboliche (tumori neuroendocrini, celiachia, ipotiroidismo), fibrosi cistica.

Una valutazione degli stili di vita del bambino e della famiglia è necessaria per individuare le cause alimentari (scarsa assunzione di fibre vegetali e di acqua).

Essenziale è indagare quando e quali metodi sono stati utilizzati dai genitori e gli eventuali successi o fallimenti ottenuti per insegnare al bambino il corretto uso del vasino, in quanto in alcuni casi questi comportamenti sono innescati da qualche evento accaduto: il passaggio doloroso di feci o la presenza di ragadi anali, la mancanza di privacy o l’impossibilità di utilizzare un bagno in un luogo pubblico o anche la mancata voglia di interrompere un’attività piacevole per andare al bagno.

Una storia emotivamente traumatica di toilet training (insegnamento all'uso del vasino) o altre instabilità emotive nella vita familiare potrebbero anche essere una causa sottostante. 

I bambini trattengono le feci contraendo la muscolatura glutea, irrigidendo le gambe e stringendo lo sfintere anale esterno.

La ritenzione cronica stira le pareti del retto e nel tempo induce la perdita nervosa della sensibilità tanto che i bambini non hanno più la capacità di defecare normalmente.

I pazienti possono rimanere senza movimenti peristaltici per oltre una settimana e sviluppano gocciolamento di feci intorno a una massa fecale bloccata nel retto oppure presentano movimenti intestinali parziali, dei quali non sono consapevoli.

I genitori possono infatti interpretare erroneamente come episodi diarroici la perdita liquida.

La stipsi e quindi l’incontinenza fecale sono spesso associati a dolori addominali di tipo colico. In alcuni bambini questo disturbo si associa più frequentemente all’enuresi (rilascio involontario di urina nei vestiti o a letto) e/o ad infezioni ricorrenti delle vie urinarie.

È importante valutare la salute del bambino con una visita pediatrica per cercare di comprendere la causa del sintomo. La visita del bambino con encopresi comprende la valutazione dello stato di salute, la ricerca di segni di una malattia generale, la valutazione neurologica e l'esame rettale.

Ad esempio, le ragadi anali (ferite dell’ano) causano dolore in corso di defecazione che induce a trattenere le feci; le ferite perianali possono riflettere anche una malattia infiammatoria cronica intestinale; l'assenza dei riflessi perianali o anali può essere un sintomo di malattie neurologiche; un ano collocato anteriormente può essere associato a stipsi e in alcune situazioni richiede una valutazione chirurgica. 

L’esame rettale può essere utile soprattutto se si sospetta una malattia di Hirschsprung o un’occlusione rettale. Non è del tutto appropriato per la prima visita, tuttavia va eseguito almeno una volta per escludere cause organiche di stipsi. 

Gli accertamenti di laboratorio devono essere eseguiti in specifici casi per indagare eventuali disfunzioni tiroidee e alterazioni degli elettroliti o la presenza di celiachia nonché in taluni casi la positività degli indici di infiammazione generale e intestinale (PCR, VES, calprotectina fecale).

Gli accertamenti strumentali utili possono essere: la radiografia diretta dell’addome, quando la storia clinica è poco chiara o quando il bambino è poco collaborativo o in sovrappeso; la radiografia della colonna lombosacrale o la risonanza magnetica quando i risultati dell'esame neurologico degli arti inferiori risultano anormali e la manometria anale, che misura la pressione e il funzionamento dello sfintere anale interno ed esterno.

Un programma completo include l'educazione (regolarizzazione della dieta, l'attività fisica, modifiche comportamentali) e il trattamento della stipsi con l'utilizzo di farmaci. Le modalità vengono stabilite in base allo sviluppo psicomotorio del bambino e al grado di costipazione.

Rispondere allo stimolo defecatorio e non trattenere le feci costituiscono la chiave del successo del trattamento. Le feci devono essere ammorbidite e rese cremose ricorrendo ai rammollitori fecali (lassativi osmotici o stimolanti), mentre i clisteri dovrebbero essere utilizzati solo in alcuni casi all'inizio del trattamento, per eliminare il fecaloma (massa di feci dure), che spesso ha bisogno di essere frammentato per poter essere espulso.

Risulta utile modificare la dieta tramite strategie educative e comportamentali adeguati, seguendo una dieta sana ed equilibrata. Fondamentale è il cosiddetto ‘toilet training’: il bambino deve essere invitato a utilizzare il vasino (o il water) almeno due o tre volte al giorno dopo i pasti, cercando di sfruttare il riflesso gastro-colico, cioè la naturale voglia di evacuare dopo i pasti.

Nei bambini più grandi, collaboranti, si può ricorrere al biofeedback cioè alla tecnica che permette di imparare a rilasciare lo sfintere esterno per produrre l'evacuazione e a contrarlo per acquisire la continenza. 

Il trattamento farmacologico è controindicato solo nella encopresi non ritentiva; in questo caso è invece essenziale un'appropriata guida al toilet training ed un eventuale supporto psicoterapeutico. 

In alcune situazioni si può ricorrere a tecniche di neuromodulazione sacrale e nei pazienti con stipsi intrattabile si potrebbe considerare anche il ricorso ad interventi chirurgici come l’iniezione intrasfinterica di tossina botulinica. 

Un corretto approccio al toilet training, un'alimentazione bilanciata con adeguata assunzione di fibre vegetali e acqua e il mantenimento di un alvo regolare possono prevenire la comparsa di questo disturbo.

Il successo del trattamento dell'encopresi, in grado di restituire a un bambino un modello normale di defecazione, si ottiene in un tempo che va tra le 6 settimane e i 12 mesi, con una media di 6 mesi. 


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  • A cura di: Sabrina Cardile
    Unità Operativa di Riabilitazione Nutrizionale
  • in collaborazione con:

Ultimo Aggiornamento: 27  Ottobre 2023 


 
 

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