La storia di Mirella ed Emanuele: una Festa della Mamma speciale

In vista dell'11 maggio, il Bambino Gesù ha avviato una campagna di raccolta fondi per donare accoglienza a quelle mamme che sono lontane da casa per stare accanto ai loro figli ricoverati

Mirella è diventata mamma sei mesi fa, quando è nato il piccolo Emanuele. L’11 maggio per lei sarà un giorno speciale: per la prima volta la Festa della Mamma sarà anche la sua. È felice, anche se trascorrerà questa giornata lontano da casa sua

Mirella, infatti, vive in Puglia, ma gli ultimi sei mesi li ha trascorsi all’Ospedale Bambino Gesù. Durante i controlli prenatali, infatti, i dottori hanno scoperto che Emanuele aveva un linfangioma cistico addominale, un raro tumore benigno dell’età pediatrica, le cui cure richiedono un lungo periodo di ricovero in ospedale. 

"Molti mi chiedono, chi ti dà la forza? Come resisti? - dice mamma Mirella, mentre culla tra le braccia Emanuele -Semplicemente rispondo: lui. Solo per lui." 

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Tutte le emozioni di essere mamma per la prima volta Mirella fino ad oggi le ha vissute in ospedale. "Quello che consiglio alle altre mamme che sono nella mia stessa situazione - racconta - è di avere tanta, tanta pazienza. E la forza. Quando poi guardate i vostri figli vi passa tutto".

Per questo motivo, per la Festa della Mamma l’Ospedale Bambino Gesù ha avviato una campagna per raccogliere fondi destinati a donare accoglienza a chi, come Mirella, deve trascorrere un lungo periodo lontano da casa, per stare vicino ai propri figli, mentre ricevono le cure di cui hanno bisogno. 

La storia di Mirella ed Emanuele, una Festa della Mamma speciale
Emanuele oggi sorride mentre Mirella lo tiene in braccio, ma per lui i primi mesi di vita non sono stati facili. “Durante la morfologica era emerso che Emanuele aveva qualche problema ma i dottori a cui mi ero rivolto non erano riusciti a identificarlo con precisione – ricorda Mirella -. Allora ho fissato una visita al Bambino Gesù dove mi hanno detto che Emanuele aveva un linfangioma cistico addominale”.  

Da quel momento fino alla nascita del figlio, Mirella viene monitorata costantemente dagli specialisti del nostro ospedale. Appena nato, Emanuele viene portato in Terapia intensiva Neonatale dove resta per 60 giorni.  

Per Mirella sono giorni difficili, in cui trova conforto in una rete preziosa: le altre mamme. La vicinanza, l'affetto e la comprensione di altre famiglie accolte al Bambino Gesù la aiuta a sentirsi meno sola mentre si trova lontana da casa e dai propri cari. "Le giornate diventavano più sopportabili, grazie a loro –  racconta Mirella -. Tuttora ci sosteniamo a vicenda". 

La storia di Mirella ed Emanuele, una Festa della Mamma speciale
Fortunatamente le cure stanno facendo effetto e dopo due mesi e un intervento chirurgico Emanuele può lasciaare la Terapia intensiva per essere trasferito nel Reparto di degenza di Chirurgia neonatale e pediatrica. “Oggi Emanuele ride, scherza e gioca – dice Mirella -. Anche se siamo ancora in ospedale, perché ancora non abbiamo terminato con le cure, le emozioni di una mamma le vivo lo stesso. Anche se non vedo l’ora di vivere quella più grande: portarlo a casa”. 

In occasione della Festa della Mamma, con il tuo aiuto, il Bambino Gesù vuole prendersi, ancora di più, cura di tutte le mamme, soprattutto quelle dei nostri piccoli pazienti che, come Mirella, ogni giorno affrontano il percorso in ospedale dei propri bambini con una forza straordinaria. 

Il ricavato della campagna, infatti, servirà a finanziare il Progetto accoglienza dell’ospedale, che permette a tante mamme e alle loro famiglie di essere ospitate in strutture dedicate durante la degenza in ospedale dei loro bambini. Con il supporto di una rete di 32 strutture alloggiative e di tante Associazioni di volontariato, il Bambino Gesù garantisce ogni anno circa 140.000 pernottamenti gratuiti a quasi 3 mila famiglie. Queste case rappresentano un vero rifugio per i piccoli pazienti e per le loro mamme e i loro papà, un luogo dove ritrovare il calore di una casa anche nei momenti più difficili. 

Contribuisci a rendere speciale la Festa della Mamma anche a chi la trascorre in ospedale   

 




 
 

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