I tumori del sistema nervoso centrale (SNC) rappresentano i tumori solidi più frequenti dell'età pediatrica, secondi per incidenza solo alle leucemie, costituiscono il 20-25% dei tumori che colpiscono i bambini. Ogni anno in Italia si ammalano circa 350-400 bambini di un tumore del sistema nervoso centrale (SNC).
I tumori del sistema nervoso centrale (SNC) dei bambini sono più comuni a livello del cervello e in particolare del cervelletto ma, raramente possono interessare il midollo spinale, per questo, per indicare questi tumori si usa comunemente il termine di tumori cerebrali.
Negli ultimi 20 anni numerosi passi avanti sono stati fatti nella caratterizzazione molecolare dei tumori SNC dei bambini, al punto che, l’ultima classificazione del 2021 dell’organizzazione mondiale della sanità ha creato delle sezioni specifiche per i tumori pediatrici e per distinguerli dalla controparte adulta.
In altri termini, oggi è documentato che i tumori del sistema nervoso centrale (SNC) che colpiscono i bambini sono entità completamente differenti dal punto di vista istologico e biologico rispetto alle forme che colpiscono gli adulti.
Conoscere le caratteristiche molecolari dei tumori consente anche di effettuare terapie personalizzate.
I tumori infantili del sistema nervoso centrale (SNC) sono delle patologie curabili. Oggi, il 70% circa dei bambini che sia ammalano di queste patologie sopravvive alla malattia.
Nonostante questo i tumori cerebrali rappresentano ancora la prima causa di morte per patologia dell’età pediatrica.
Nell’ampio spettro di patologie riconosciamo malattie altamente curabili già solo con la chirurgia e condizioni ancora virtualmente incurabili nonostante l’utilizzo delle più sofisticate terapie e tecniche chirurgiche.
I bambini che sopravvivono a un tumore cerebrale pagano, inoltre, spesso, il prezzo delle cure alle quali sono sottoposti.
Deficit neurologici, deficit cognitivi, deficit endocrinologici sono secondari alla neoplasia, alla sua localizzazione e ai trattamenti necessari per curarla.
Grazie alle nuove conoscenze molecolari, alla discussione in board multidisciplinare e alle collaborazioni nazionali e internazionali, è oggi possibile impostare piani di trattamento personalizzati al fine di aumentare le possibilità di guarigione dei pazienti riducendo al tempo stesso gli effetti collaterali dovuti ai trattamenti al fine di migliorare la qualità della vita dei nostri pazienti.
Innanzitutto, il miglioramento delle tecniche chirurgiche, la possibilità di usufruire di tecnologie avanzate quali la neuronavigazione, la chirurgia endoscopica, il monitoraggio neurologico e il controllo radiologico intra-operatorio (con risonanza magnetica nucleare o con ecografia) ha permesso nel tempo di ridurre i danni neurologici legati alla chirurgia in rapporto alla sede della lesione.
Per alcuni tumori la chirurgia da sola non è curativa e per questo è necessario utilizzare in associazione dei trattamenti chemio e radioterapici all’interno dei protocolli nazionali o internazionali.
La migliore conoscenza delle caratteristiche molecolari dei singoli tumori ha permesso di sviluppare farmaci intelligenti che in linea di principio possono aggredire o esclusivamente le cellule tumorali, riducendo così gli effetti collaterali a lungo termine e aumentando l'efficacia del trattamento.
Sulla base delle conoscenze biologiche del tumore è attualmente possibile sperimentare nuovi farmaci per provare l'efficacia degli stessi da soli o in associazione con le terapie convenzionali.
Anche le tecniche di radioterapia si stanno evolvendo nel corso del tempo sia in termini di miglior conformazione dei piani di trattamento, al fine di risparmiare i tessuti sani che non necessitano di irradiazione, sia in termini di sperimentazioni di nuove particelle con modalità differenti di rilascio dell'energia radiante.
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