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Pollachiuria

Necessità di urinare molto spesso 

Il termine pollachiuria si riferisce a un’aumentata frequenza di emissione di urine nell’arco della giornata e interessa un bambino con precedenti abitudini minzionali regolari.
Si tratta di una condizione frequente, spesso sotto-diagnosticata. L’età media di comparsa del sintomo è 6 anni, con una persistenza media del disturbo di circa 6 mesi. Le minzioni hanno frequenza variabile, che va da una minzione ogni 5 minuti a una minzione all’ora.  

Normalmente la pollachiuria non è associata ad altri sintomi quali dolore o bruciore alla minzione, incontinenza urinaria, alterazione del flusso urinario o anomalie all’esame urine o all’urinocoltura. Il sintomo tipicamente scompare nel momento in cui il bambino si addormenta.

Un aspetto significativo da sottolineare è che l’emissione di piccoli volumi di urine, con una quantità totale di urine delle 24 ore nella norma, e l’assenza di polidipsia (aumento della sete) associata, sono utili per differenziare la pollachiuria dalla poliuria (condizione caratterizzata dall’emissione di abbondanti quantità di urine) che si manifesta in patologie quali il diabete mellito o il diabete insipido.

Un ulteriore elemento utile per distinguere le due condizioni è rappresentato dai risvegli notturni per bere e urinare, normalmente non presenti in caso di pollachiuria.

Le possibili cause o fattori scatenanti più frequentemente associati alla pollachiuria comprendono:

  • Problemi psicologici, stress emotivi o ansia, condizioni che molto frequentemente precedono l’esordio del sintomo. Inoltre, la pollachiuria può manifestarsi in pazienti affetti da disturbo ossessivo-compulsivo, Tic e sindrome di Tourette.
  • Infezioni: la pollachiuria può manifestarsi secondariamente a infezioni localizzate in varie sedi, come le vie respiratorie superiori, o a infestazioni da Enterobius vermicularis (ossiuriasi). Nel caso di infezioni del tratto genito-urinario (cistite, ecc.), spesso coesistono sintomi associati quali dolore o bruciore alla minzione oltre ad alterazioni dell’esame urine e dell’urinocoltura.
  • Anomalie della composizione dell’urina, dovute a sovra-saturazione urinaria con precipitazione di sali. I principali fattori di rischio comprendono il basso volume urinario, il ridotto pH, l’ipercalciuria e l’ossaluria.
  • Disturbi funzionali della vescica e dell’intestino, più comuni nei bambini prescolari. Questi bambini spesso presentano stipsi, feci dure, difficoltà alla defecazione e abitudine a trattenere le feci.
  • Maltrattamento e abuso sessuale.

La rassicurazione circa la natura benigna e auto-limitante della pollachiuria rappresenta il cardine della sua gestione. Interventi cognitivo-comportamentali, modifiche della dieta e l’uso di farmaci costituiscono ulteriori possibilità.

Oltre al Pediatra di riferimento può essere utile consultare un nefrologo o un urologo pediatrico.


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  • A cura di: Elena Inzaghi
    Unità Operativa di Pediatria Generale
  • in collaborazione con:

Ultimo Aggiornamento: 11  Maggio 2022 


 
 

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