Il tema del biobanking pediatrico e del coinvolgimento dei minori nella ricerca scientifica è stato al centro della seconda tappa di European Biobank Week Roadshow 2022, organizzata da BBMRI-ERIC (Biobanking and BioMolecular resources Research Infrastructure - European Research Infrastructure Consortium) e ESBB (European, Middle Eastern & African Society for Biopreservation and Biobanking), in collaborazione con l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e ospitata il 13 e 14 ottobre nell'Auditorium Valerio Nobili della sede di San Paolo.
Il biobanking di ricerca per la pediatria è considerata una priorità europea che richiede un cambiamento scientifico ed etico-legale-sociale (ELS) all'interno di un quadro di ricerca e innovazione responsabile e negli ultimi anni, BBMRI-ERIC e ESBB hanno promosso e condotto numerose iniziative su questi temi.
La prima giornata di lavori è stata aperta dai presidenti di BBMRI-ERIC e ESBB - rispettivamente, Jens Habermann e Karine Sargsyan, che hanno evidenziato l'impegno europeo per sostenere la ricerca in ambito pediatrico, sensibilizzando e facilitando l'accesso ai materiali biologici e ai dati correlati mediante l'armonizzazione del processo di consenso e assenso.
I successivi interventi del Dr. Michele Mazzola, Direttore dell'Ufficio Internazionalizzazione della ricerca del Ministero della Ricerca, e del Prof. Bruno Dallapiccola, Direttore Scientifico del Bambino Gesù e Presidente della Rete pediatrica degli IRCCS "IDEA" - Associazione Rete Italiana salute Dell'Età evolutivA - hanno evidenziato quali sono le priorità della ricerca scientifica italiana pediatrica e in che modo l'adesione dell'Italia a BBMRI-ERIC sia di supporto nell'assicurare l'accesso regolato alle risorse biologiche per il miglioramento della prevenzione, diagnosi e cura delle malattie, in particolar modo quelle rare e ultrarare.
Durante le successive due sessioni si sono condivise le iniziative della Commissione Europea sulla sanità e la ricerca in ambito pediatrico e il ruolo del biobanking pediatrico nella medicina traslazionale e nello sviluppo di nuovi farmaci (Prof. Christina Kyriakopoulou e Prof. Andreas Holtel, DG Research and Innovation European Commission), nonché le progettualità scientifiche e i primi risultati ottenuti dalla RETE IDEA mediante il contributo delle biobanche pediatriche presenti nella rete (Dr. Tiziana Franchin, responsabile Biobanca del Bambino Gesù e Dr. Lorenza Putignani, responsabile di Microbiomica del Bambino Gesù), e sono state presentate le buone pratiche attuate a livello europeo sulla condivisione e discussione delle nuove frontiere sul biobanking e sulla ricerca traslazionale con e per le nuove generazioni (cittadini, ricercatori e clinici) e delle esperienze nei processi di ricerca partecipata con i minori e i giovani adulti.
Nella sessione serale "Paediatric biobanking and innovation in children", il Dr. Marco Tartaglia, responsabile dell'Area di ricerca Genetica e malattie rare del Bambino Gesù e il Prof. Franco Locatelli, direttore di Medicina sperimentale e di precisione del Bambino Gesù, hanno analizzato casi che dimostrano come da approcci genomici innovativi per pazienti non diagnosticati si arrivi a nuovi importanti risultati per la medicina di precisione pediatrica.
Durante la seconda giornata sono stati organizzati 3 gruppi di lavoro sul confronto e sull'identificazione delle “pietre angolari” per uno statement condiviso, di un glossario per il biobancaggio integrato e partecipato con le nuove generazioni e di una mappatura dinamica delle risorse esistenti a supporto, in vista di un'armonizzazione degli strumenti e delle pratiche su scala internazionale per facilitare la ricerca scientifica pediatrica translazionale.
In chiusura dell'evento, è arrivato il contributo del Prof. Giuseppe Ippolito, Direttore Generale Ricerca e Innovazione del Ministero della Salute. Il Ministero ha posto particolare attenzione all'evoluzione del biobanking di ricerca a livello nazionale ed internazionale, valorizzandolo come un reale patrimonio per l'avanzamento della ricerca scientifica. Per questo ha promosso iniziative per favorire le attività delle biobanche già presenti sul territorio e per supportare la creazione di nuove realtà, mettendo in evidenza l'opportunità di armonizzare la raccolta, la conservazione e la classificazione del materiale biologico su scala nazionale ad interesse della salute del singolo cittadino.