Il prurito è una sensazione fastidiosa che causa il desiderio di grattarsi e consegue all'attivazione di recettori epidermici da parte dell’istamina. La percezione del prurito è favorita da fattori psicologici come stress, ansia, eccitazione per la liberazione di mediatori quali le endorfine e la serotonina.
A seconda della causa la pelle può apparire normale, arrossata, ruvida o gonfia. Quando un bambino si gratta ripetutamente, la pelle si irrita, arrossa, si ispessisce e ulcerandosi si infetta e talvolta sanguina. Spesso si instaura un circolo vizioso: più il bambino si gratta, più la pelle si irrita invogliando a grattarsi ancor di più.
Questo circolo prurito-escoriazioni-aumento del prurito può essere difficile da interrompere, specialmente nei bambini piccoli che non riescono a controllarsi. Il prurito quando è particolarmente intenso e persistente nel tempo può alterare l’umore del bambino e interferire sulla sua qualità della vita, sul sonno e sul rendimento scolastico.
La raccolta di un’accurata anamnesi e un approfondito esame fisico potranno aiutare il medico a capire la causa del prurito e indirizzare meglio il paziente.
- Storia familiare: casi di atopia o allergia;
- Storia personale: malattie dermatologiche, insufficienza renale, malattia epatobiliare o della tiroide;
- Recente esposizione a infestazioni per contatto con soggetti affetti da pediculosi o scabbia;
- Presenza di animali domestici affetti da pulci, scabbia, acari;
- Modalità di esordio e sede: presenza di un'infezione, punture di insetto, reazione a farmaco, orticaria o dermatite da contatto e se persistente dermatite atopica o malattie sistemiche croniche.
Altre indicazioni possono essere derivate dalla sede: se limitata a una area esposta al sole sarà un eritema solare, se localizzato cercare se ci sono segni di puntura d’insetto.
Se notturno in sede perianale è conseguente a ossiuri, altrimenti può essere da scabbia o da cimici.
Se il tipo di prurito ricorda il formicolio può essere un effetto avverso da farmaco o dovuto a una componente psichica.
Qualsiasi condizione di stress dovrebbe essere presa in considerazione come potenziale causa o fattore aggravante del prurito.
Il prurito cutaneo solitamente, è il risultato di una malattia della pelle:
- Eczema atopico;
- Allergie (es orticaria, ad alimenti, saponi, tessuti ecc.);
- Xerosi (Pelle secca);
- Sudamina e sudorazione eccessiva;
- Psoriasi;
- Pidocchi, scabbia, punture di insetti;
- Malattie infettive (es. Impetigine, esantemi da morbillo, varicella e herpes zoster…);
- Micosi cutanee;
- Pemfigo;
- Allergie da contatto a sostanze varie: lana, saponi, piante, prodotti cosmetici;
- Eritema solare;
- Acquagenico;
- Psicogeno o da stress.
In casi più rari è legato a malattie sistemiche (generali) quali: Insufficienza renale, malattie oncologiche (Leucemia, linfoma, tumori tiroidei), malattie epatiche e altre.
Il medico di riferimento in caso di prurito è il pediatra che indirizzerà il paziente verso lo specialista se sospetta la presenza di patologie sottostanti e il dermatologo nel caso di patologie cutanee.
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